La grappa, eccellenza italiana

Tra i prodotti di eccellenza del settore eno-gastronomico made in Italy, la grappa occupa sicuramente uno dei primissimi posti. Specialmente nelle zone del Nord Italia, non c’è pranzo che non inizi e termini con un bicchierino di una grappa di ottima qualità.

In questo articolo andremo a capire meglio che cos’è la grappa. Faremo inoltre chiarezza sulle principali tipologie di grappa esistenti.

Cos’è la grappa?

Innanzitutto bisogna specificare che la grappa altro non è che un prodotto ottenuto dalla la distillazione delle vinacce. E’ il tipo di acquavite più conosciuta. L’acquavite è un superalcolico che in realtà si può ottenere da diverse materie prime, tra cui: la canna da zucchero, la buccia di patate, il mosto di vino fermentato, etc. Quando pertanto parliamo di grappa, ci riferiamo solo ed esclusivamente a quello che otteniamo dalla fermentazione delle vinacce.

Il distillatore per grappa, whisky e non solo è conosciuto anche come alambicco, e di solito è realizzato in rame.

Andiamo ora a vedere quali sono i principali tipi di grappa esistenti.

I diversi tipi di grappa

  • La grappa giovane è un distillato di fresca produzione, che non ha stazionato nelle botti di legno che renderebbero il sapore più pieno e rotondo. Una volta prodotta viene messa a riposo in recipienti di vetro o di acciaio alimentare. Si distingue per il colore trasparente e per il gusto deciso, che trasmette gli odori intensi e decisi della vinaccia lavorata.
  • Dal gusto un po’ più particolare è la grappa aromatica, che differisce rispetto a quella giovane per quanto riguarda l’aggiunta di uve dal sapore caratteristico, che aggiungono un profumo ed un sapore più deciso e strettamente legato al tipo di uva utilizzato.
  • Quando parliamo di grappa barricata, ci riferiamo ad un prodotto di qualità, che gli intenditori non faranno fatica a riconoscere già dal primo sorso. Si tratta di un distillato che viene invecchiato almeno un anno in una barrique, una botte di legno particolare. Il contatto con il legno è il fattore determinante che renderà il distillato di colore diverso, con un retrogusto di cioccolato o di vaniglia.
  • Il tempo diventa pertanto il punto chiave per distinguere una buona barricata da una grappa invecchiata, che rimane a riposo nelle botti di rovere per un periodo che può andare dai 12 ai 18 mesi. In questo caso il profumo ed il sapore sono ancora più intensi.
  • Una grappa che rimane ad invecchiare per un periodo di tempo che supera i 18 mesi viene definita stravecchia. Le grappe vecchie di anni sono riconoscibili al gusto dal sapore tipico di pepe e chiodi di garofano.
  • Negli ultimi tempi prendono sempre più piede le grappe aromatizzate. I veri intenditori guardano con diffidenza a questa tipologia di distillato giovane a cui si aggiungono delle erbe aromatiche o addirittura dei frutti che ne influenzano nettamente il gusto. Tra le grappe aromatiche più apprezzate vi sono quelle alla liquirizia, al rosmarino, ai mirtilli, alla salvia, e così via.