La decisione di ristrutturare casa implica delle scelte ed è importante avere chiaramente delineate le idee di cosa fare e dei costi e tempi che questa richiede.
Per definire un progetto, sia che ci si affidi a una ditta specializzata, sia che si opti per il fai-da-te, è necessario sapere se il tipo di intervento che si vuole fare richiede dei permessi o fa parte delle piccole opere di manutenzione.
Bisogna valutare, poi, i preventivi: è sempre consigliabile richiederne diversi in modo da fare un confronto e trovare la giusta qualità al giusto prezzo, perché in edilizia, spesso, alle proposte più convenienti, corrisponde l’uso di materiali più scadenti.
Infine, è importante sapere che alcuni costi che riguardano la manutenzione e la ristrutturazione sono deducibili ai fini fiscali (legge 449/1997).
Cosa si intende per ristrutturazione
Per ristrutturare serve impostare un piano specifico che indichi gli interventi di edilizia che si effettueranno, se coinvolgono l’edificio in modo parziale o totale e se riguardano l’interno o l’esterno.
Per prima cosa, dunque, bisogna conoscere la differenza tra i diversi tipi di interventi:
· manutenzione ordinaria o straordinaria, ossia piccole opere;
· ristrutturazione grandi opere.
Cosa cambia a livello burocratico? Per quali opere serve l’intervento di un tecnico?
Per le piccole opere di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, non serve alcuna concessione edilizia e non è necessario pagare un’imposta al comune.
Al contrario, per le grandi opere, serve la concessione edilizia e quindi dei versamenti di oneri proporzionati alla grandezza delle superfici su cui si interverrà.
Differenza tra piccole e grandi opere
Negli interventi di piccole opere, rientrano interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che riguardano solo alcune parti dell’edificio, senza modificarne l’aspetto ma volte a ridare l’aspetto originario, migliorandolo e ripristinandone la funzionalità.
Le piccole opere non modificano l’aspetto originario e non serve avanzare richiesta di inizio lavori al Comune.
Nello specifico, ecco quali sono i lavori che rientrano nella categoria piccole opere di manutenzione ordinaria. All’interno dell’edificio si parla di:
· riparazione o rinforzo delle strutture, dei muri e delle coperture;
· sistemazione o sostituzione di parti interne;
· montaggio di doppi serramenti e di cancelli di sicurezza;
· spostamento di pareti mobili mantenendo rapporti di areazione e luce stabiliti dalla legge.
All’esterno dell’edificio, riguardano:
· aggiustamento di tetto, grondaie, pluviali, sempre senza modificare le caratteristiche tecniche delle coperture;
· ristrutturazione del prospetto mantenendo colori e volumi precedenti;
· sostituzione di infissi, cancelli, vetrate, portoni, grate di sicurezza;
· manutenzione del verde;
· creazione di posti auto purché a piano terra.
Le piccole opere di manutenzione straordinaria non richiedono permessi edilizi e concessioni, però è necessario comunicare al Comune l’inizio dei lavori facendosi seguire da un progettista, perché le opere devono rientrare in quanto stabilito dal regolamento edilizio.
Tra questi, si elencano:
· interventi di rafforzamento, rinnovamento e sostituzione di parti della struttura di una costruzione, quali muri di sostegno, solai, architravi;
· realizzazione di servizi igienici;
· realizzazione o rinnovamento di impianti;
· interventi su assetto distributivo degli spazi;
· atti che modificano le facciate della costruzione;
· interventi sulle aree esterne o sulle pertinenze come creazione di giardini e cortili.
Per questi interventi, il proprietario si rende responsabile della regolarità dei lavori, specialmente per la conformità alle leggi sulla sicurezza e igiene, e che i lavori di impiantistica come gas ed elettricità siano eseguiti da professionisti con certificazione.
Proprio il rifacimento dell’impianto elettrico è fondamentale in case più datate quando si presentano problemi come il contatore che salta in continuazione; inoltre, un impianto nuovo garantisce delle prestazioni energetiche superiori, con notevole risparmio in bolletta, e protezione per le persone e la casa stessa.
Per garantire il risparmio energetico e rendere la casa più efficiente, è molto utile installare illuminazione a LED. Sono molti i motivi per scegliere luci a LED, oltre al risparmio, come la vita media più lunga delle luci e la poca manutenzione di cui necessitano.
La realizzazione di impianti a LED è un’opera che deve essere effettuata da professionisti del settore.
Nelle piccole opere rientrano quei lavori che non comprendono la realizzazione di edifici ex-novo o che portino ad una modifica dell’aspetto; inoltre, è bene ricordare che ai fini della detrazione fiscali, è molto importante conservare fatture e certificazioni rilasciate dai professionisti.
Negli interventi definiti come grandi opere, rientrano quei lavori che generano un cambiamento rilevante dell’edificio sia all’esterno che all’interno, portando ad un cambio di destinazione d’uso o una modifica estetica riguardo alle dimensioni o perfino ricostruzione dello stabile.
Per questo genere di lavori, serve un permesso come se si stesse costruendo una nuova casa, perciò bisogna presentare una domanda al Comune e pagare dei contribuiti per ottenere la concessione edilizia.
Rientrano nelle grandi opere:
· nuove costruzioni o ampliamento degli edifici già esistenti;
· realizzazione di prefabbricati o case mobili;
· realizzazione di parcheggi non attigui alla costruzione, quindi di non pertinenza.
I costi delle ristrutturazioni e le detrazioni fiscali
Non è possibile fare un preventivo univoco e preciso sui costi delle ristrutturazioni perché sono diverse le variabili da considerare: non solamente se si tratta di ristrutturazione ordinaria o straordinaria, ma anche il tipo di intervento, le condizioni dell’edificio, i materiali da utilizzare, la zona geografica di intervento e molti altri.
Tuttavia, si può fare una stima approssimativa dei prezzi medi dei vari interventi: ad esempio, la ristrutturazione di pareti, mediamente ha un costo di 35€ al mᒾ, demolizione pareti e rifacimento dei pavimenti hanno un costo tra i 15 e i 25€ al mᒾ.
Per quanto riguarda gli impianti, invece, un nuovo impianto elettrico potrebbe costare fino a 2.500-3.000€ per 100 mᒾ mentre un nuovo impianto idraulico anche 10.000€ per 100 mᒾ.
Secondo la normativa vigente, si può accedere al bonus detrazione 110 % per i grandi interventi volti al miglioramento energetico e interventi in materia antisismica, mentre si può arrivare al 65% e più sui piccoli interventi (infissi interni ed esterni, tende da sole, condizionatori) quando accompagnati da almeno un grande intervento.
Per ristrutturare è possibile richiedere un mutuo presentando in banca dei documenti specifici in base a quale intervento sarà fatto. In caso di manutenzione ordinaria, basta il preventivo di spesa stilato dalla ditta edile o dal professionista accreditato.
Per le opere di manutenzione straordinaria, bisogna presentare un preventivo di spesa e progetto edilizio, nonché l’autorizzazione rilasciata dal comune o la denuncia di inizio lavori.
Infine, per interventi di grandi opere, occorre presentare preventivo di spesa, concessione edilizia e attestazione del versamento delle imposte al Comune.